27/01/2022 Il primo paese europeo ad adottare le carte da gioco fu la Spagna. L’utilizzo si diffuse in tutto il paese a tal punto che a Barcellona nel 1377 fu avviata la produzione.
Sotto la dominazione spagnola dei Borboni le carte arrivarono a Napoli nel XVI secolo. Il gioco si diffuse a tal punto che nel 1577 il viceré spagnolo introdusse una tassa sulle carte napoletane.
Composto da 40 lame, il mazzo era suddiviso in quattro semi: coppe, bastoni, denari e spade. Secondo un’ipotesi molto diffusa, i semi rappresentavano le classi sociali medievali: coppe il clero, bastoni i contadini, denari i mercanti e spade i soldati.
Le carte napoletane non venivano utilizzate solo per gioco ma con gli anni divennero lo strumento di lavoro di maghi e fattucchiere. A queste ultime ricorrevano le mogli dei soldati: non potendo comunicare con i congiunti al fronte si affidavano alle anziane donne per conoscere la sorte dei loro amati. Seguici su Codere.it